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Il gesto delle mani

Francesco Clerici

_biografia
_contatto

La Fonderia Artistica Battaglia, in cornice, a celebrare il lavoro come una volta.


Bozze di sguardi possibili. Punti di vista in cornice sulla realtà. È così che ho usato la fotografia nella preparazione del mio documentario. Mi serviva come diario visivo di possibili inquadrature e di atmosfere. La Fonderia Artistica Battaglia è piena di dettagli: strati di materia rossa sui muri, statuine rotte, schizzi di bronzo fuso, scritte con il gesso, fumi, vapori, suoni, sibili, movimenti improvvisi di carroponte.
È difficile non restarne affascinato e intrappolato: la fotografia mi ha aiutato a scegliere cosa poi filmare. È stata la mia cartina geografica che mi ha aiutato ad orientarmi in uno spazio che per forza di cose dovevo imparare a scegliere e non solo a subire.

L'unico modo per diventare un artigiano capace di realizzare una fusione a cera persa del bronzo è imparare dagli altri artigiani, ascoltarli, guardarli: la tradizione nasce da una sorta di reportage continuo, un lavoro di osservazione e di curiosità. È un sapere liquido, che si è modellato nei secoli, adattandosi alle poche innovazioni tecnologiche che possono entrare in questo processo che sembra immune allo scorrere del tempo: il bronzo si fa così da sempre.

Immaginate di entrare in Fonderia Battaglia a dicembre, mentre fuori nevica e trafficano le macchine tra Mac Mahon e via Stilicone, a due passi dal Conservatorio. Entrate in uno spazio medievale dove ci sono quaranta gradi e cinque artigiani fanno dell'abilità manuale la più raffinata delle arti versando dal crogiuolo secolare una sorta di lava liquida e rossa in un buco grande quanto un bicchierino di plastica, calcolandone il getto con precisione millimetrica. È impossibile non fare qualche fotografia o non rimanere lì, in quella dimensione sospesa tra magia e religione laica, silenzio e calura. Qualche giorno fa il Mario, Mario Conti, l'artigiano che guida il flusso di bronzo fuso dal crogiuolo alla bocca della forma, mi ha scritto una frase che mi ha molto emozionato, e che credo sia alla base della fotografia e del cinema: "Il lavoro che svolgo ogni giorno ormai da più di quaranta anni mi emoziona ancora oggi per ciò che trasmette, a livello visivo e sensoriale; Il gesto delle mani è la cornice di questo splendido quadro".

ilgestodellemani.com

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