EDITORIALE

Sergio Giusti

Restituzioni
Luoghi del lavoro, luoghi della cultura.

Milano, come molte altre metropoli europee, è una città postindustriale. Il tessuto urbano è costellato da aree ed edifici che testimoniano il suo passato di città produttiva, in cui a lungo le relazioni sociali si sono sviluppate intorno alle fabbriche, piccole e grandi, e a quello che ruotava loro attorno.

Oggi gli edifici destinati alla produzione hanno perso, nella quasi totalità, la loro funzione originaria e una delle sfide urbanistiche che la trasformazione di Milano impone consiste nelle scelte strategiche sulla loro riconversione.

Le zone più ampie sono state già trasformate in nuovi quartieri residenziali, con uffici e servizi, ma la mappatura che il lavoro degli studenti del Centro Bauer ci propone si concentra su quelle realtà in cui la trasformazione è avvenuta nel senso di un riuso a scopo culturale. Una destinazione di questo tipo, infatti, recupera alla socialità e all'aggregazione tali spazi, attuando una restituzione alla cittadinanza che ridona ai luoghi quel senso di appartenenza al tessuto sociale urbano proprio di quelle realtà quando ancora erano industriali.

Il percorso parte idealmente dagli edifici della zona 6, dove molte riconversioni sono avvenute secondo questa logica, per allargarsi successivamente a tutta la città.

L'idea di percorso è poi mantenuta all'interno di ogni lavoro, dove la sequenza fotografica costituisce sempre una sorta di esplorazione del luogo, con avvicinamenti, campionature, rilievi, entrate e uscite: attenzione per la visione generale da una parte e discesa alla ricerca di particolari, anche piccoli o apparentemente insignificanti, dall'altra; ricerca degli elementi che ricolleghino al passato in un senso, o focalizzazione sui contrasti creati dalle nuove destinazioni d'uso nell'altro. E spesso questi elementi vengono combinati all'interno della stessa indagine fotografica per rendere la complessità, il contrasto, l'affastellamento, a volte anche la problematicità che questo tipo di interventi pone.

A prescindere dalla maggiore o minore riuscita delle varie operazioni, l'intento non è comunque quello di segnalare una gerarchia di valore - privato o pubblico che sia l'agente della riconversione - bensì di valorizzare le risposte alle differenti esigenze manifestate dalla città, nella convinzione che, se i luoghi di lavoro sono stati e sono luoghi di cultura, i luoghi di cultura sono stati e sono luoghi di lavoro.



Buona Visione.