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Fra Terra e Cielo

Chiara Galliano

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Un'interpretazione personale della storia di un luogo. La terra e il cielo sono qui protagonisti di una rivisitazione del nostro passato rurale. Una cascina che pian piano ridiventa terra, ridiventa aria.


La cascina che ho scoperto a Mortara, fra le risaie della Lomellina, era in origine un'abbazia medievale, l'Abbazia di Sant'Albino, teatro della sanguinosa battaglia del 773 fra Carlo Magno e Re Desiderio dei Longobardi. Questo luogo fu chiamato Mortis Ara. Mortara, in italiano.
La chiesa di Sant'Albino, facente parte del sito medievale, è l'unica rimasta incolume. Ristrutturata e ben tenuta, affianca oggi le rovine del grande convento che ospitò nei secoli importanti e storiche figure religiose e che tuttora richiama i pellegrini in marcia sulla Via Francigena.
Nell'800 il convento venne venduto a privati e adibito ad uso agricolo. Quella che fu una grande cascina circondata da terreni coltivabili e risaie, rimase in uso fino agli settanta dello scorso secolo, dopodiché venne abbandonata e mai più ristrutturata, lasciandoci oggi fra ambienti completamente sventrati, muri pericolanti ed erbacce invadenti, le deboli testimonianze di ciò che è stata.
In seguito alla scoperta della mole di storia che grava su quella che inizialmente credevo essere solo un grande possedimento agricolo abbandonato, mi sono recata sul posto in diversi momenti, cercando di concentrarmi su ciò che mi trasmetteva, cercando la giusta chiave di lettura per fare gli scatti.
Partendo dall'impressione di disuso ho portato avanti l'idea che ho avuto fin dal primo sopralluogo, ossia quella di cascina come personificazione di un corpo in decomposizione, come una struttura che si sta sgretolando per lasciare spazio alla natura, quasi risucchiandola al proprio interno. I due elementi ai quali la cascina si sta abbandonando sono la terra, elemento imprescindibile al quale la cascina è strettamente legata e il cielo, elemento al quale la cascina ormai in disuso soccombe e al contempo anela.
Il lavoro si apre con l'immagine dei due elementi chiave, la terra e il cielo, che si uniscono come specchiandosi.
Nelle prime fotografie ricorre la terra che fa da sfondo quasi come fosse un giaciglio, una zolla nella quale giace la cascina.
Nella seconda serie di scatti compare invece il cielo, che fa da cornice alle inquadrature dove il punto di vista è quello della cascina stessa che guarda appunto il cielo.
La scelta di scattare solo in verticale rafforza il rapporto di verticalità fra i tre soggetti: terra - cascina - cielo.

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