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Leader si nasce, Cheer si diventa

Vincenzo Cammarata

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American Beauty all'italiana, viaggio nella provincia alla scoperta di giovani apprendiste cheerleader, tra minigonne, trucco e sudore.


Ormai sono ovunque, compaiono in video musicali e vanno in TV partecipando a spot e show. Ma quando questo racconto ebbe inizio, erano fra le prime. A Milano.

Ottobre: una piccola news sul web annunciava le selezioni di una nuova squadra di Cheerleading. Selezioni e allenamenti si tenevano nel sottogradinata dello Stadio Brianteo di Monza, linoleum verde e cemento armato grigio a vista. In questo caso la curiosità è uomo: decido di presentarmi alle selezioni. Al solo scopo documentativo, ovviamente, anche se più tardi scoprirò che la prima cheerleader, nel 1898, si chiamava Johnny e si faceva la barba come me.
Dal Brianteo a San Siro il passo è breve se si passa dagli spalti del Vigorelli coordinando i cori per i Rhinos (Football Americano, campionato IFL), e a maggio mi ritrovo al centro campo del Meazza a ritrarre l'emozione di circa una dozzina di ragazze in divisa nel tempio milanese dello sport che si esibiscono durante una triangolare "del cuore".

A dispetto dei numerosi luoghi comuni alla American Beauty, essere cheerleader è una missione. La cheer si allena, suda, soffre, cade, si rialza e si emoziona come qualsiasi altra atleta. Di più. Come una squadra.
è questo l'aspetto più nobile della disciplina, vivere in una dimensione plurale piuttosto che singola, imparando ad anteporre il noi all'io, fidandosi degli altri.
Questo l'ingrediente principale. La consapevolezza di costruire insieme qualcosa di bello che, per funzionare bene e senza incidenti, ha bisogno di dover puntare tutto sulla fiducia reciproca: la certezza di poter contare sempre su ciascuna delle proprie compagne.

Il trattamento dell'immagine e l'estetica ricercata nella composizione è funzionale ad un racconto distaccato, divertito e, a tratti, ironico testimone dell'impegno che le ragazze, tutte ragazze comuni, dimostrano di avere durante la prima stagione di uno sport ancora esotico.

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